Dal mondo

Gestire i flussi d’aria negli appartamenti incendiati.

di Paul Grimwood.

Che cos’è un “flusso d’aria” in un edificio in fiamme?

Oltre ai salvataggi immediati che si presentano al di fuori di una struttura, prendere e mantenere il controllo della ventilazione durante un incendio in un edificio e individuare il punto di accesso alla struttura più sicuro ed efficace può essere una scelta critica sia per gli occupanti che per i vigili del fuoco. Scegliere di entrare dalla porta principale o dal lato “non incendiato” dell’edificio non sempre è la scelta migliore. Quali sono la forza e la direzione del vento? Ci sono delle raffiche di vento che potrebbero avere effetti sull’incendio? Ci sono delle aperture da cui l’aria sta entrando o i fumi stanno uscendo? Ci sono molte aperture o solo una? È un incendio isolato ad un solo compartimento o il fuoco si è esteso ad altri piani dell’edificio? Siamo entrati in un piano superiore per cui potrebbero esserci delle aperture sotto di noi? Il “flusso d’aria” è il percorso che porta l’aria / l’ossigeno  ad alimentare il fuoco ed è il percorso attraverso il quale il fuoco, il fumo o il calore lasciano l’edificio.  Ciò che determina la direzione e la forza di questo flusso è ciò che il fuoco sceglie, quello che noi scegliamo e anche ciò che il vento sceglie di fare! Abbiamo bisogno di prendere il controllo di tutti e tre i fattori. Dobbiamo essere consapevoli in ogni momento del luogo in cui il fuoco si sta dirigendo e come questo può cambiare (o come possiamo cambiarlo) e come la densità del carico d’incendio potrebbe avere potrebbe avere effetti in termini di stress termico sui vigili del fuoco laddove un nuovo flusso d’aria intensificasse le fiamme.

Indicatori esterni della direzione del flusso d’aria.

Comincia con un’ispezione a 360 gradi, tenendo conto di tutte le altre informazioni che potrebbero essere fornite al comando, tra cui analisi visiva, verbale, “sensazioni / opinioni” e rumori o suoni. Questo può essere un momento molto determinante per stabilizzare una situazione e prendere il controllo efficace degli eventi. Dove sono le aperture? Cosa fanno? Sono punti di ingresso per l’aria o di sfogo per fumi e calore? Il fumo e le fiamme fuoriescono dall’edificio lentamente, forse spinte dal vento, o l’incendio è in una prima fase di sviluppo? Il fumo è chiaro o scuro? Se il fumo è nero e in rapido movimento, il fuoco è quasi certamente sotto-ventilato e avrà quasi raggiunto la sua massima intensità. Guardando attraverso le fessure o le aperture – è possibile stabilire il piano di pressione neutra (MPN)? I compartimenti, le stanze, sono completamente al colmo da cima a fondo o il fumo e le fiamme lasciano uno spazio nella parte inferiore, da cui si alimentano d’aria? Se il compartimento è completamente invaso dal fumo e dalle fiamme, potrebbe esserci un altro punto di ingresso dell’aria in altri punti del palazzo e la porta della stanza presa in esame sarà quasi certamente aperta.

Dobbiamo scegliere di sfruttare la parte anteriore, posteriore o laterale dell’edificio. Ricordate, attaccare un incendio “guidato” dal comburente è il nostro scenario peggiore. Se il vento arriva alle nostre spalle, dobbiamo verificare se c’è un’apertura sul lato opposto nel caso il fuoco ci costringesse a ritirarci. In molti casi, non possiamo beneficiare di tali opzioni. A rigore, le aperture d’uscita dovrebbero essere più grandi rispetto alle aperture di ingresso, a meno che non siano sul lato sopravvento del palazzo. Più piccola è l’apertura che funge da ingresso, meno vento può influenzare il flusso d’aria. Il vento che ha direzione dal pavimento verso il soffitto, attraverso aperture come finestre scorrevoli o grandi vetrate, rischia di creare un flusso d’aria pericolosamente intenso.

L’edificio è stato suddiviso in piani disuguali, con magari un piano inferiore più basso rispetto ai superiori? In tal caso, è meglio posizionarsi sopra il piano d’incendio o sarebbe meglio accedere al livello più basso? Se si sceglie il piano superiore per entrare nell’edificio, la mancanza di finestre nel piano inferiore può causare un flusso d’aria ad alta velocità che può raggiungerci improvvisamente!

Come le nostre azioni possono influenzare il flusso d’aria.

Considerare la ventilazione a pressione positiva; la ventilazione tattica; l’isolamento e il contenimento; la porta d’ingresso; ispezione a 360 gradi  e direzione del vento; (dove posizionarsi).

I vigili del fuoco dovrebbero sempre cercare di posizionarsi come segue:

  • assicurarsi che prima di posizionarsi sia stata adeguatamente ispezionata la struttura, ove possibile;
  • iniziare da una posizione predefinita di completa chiusura della struttura e di tutti i punti di accesso;
  • tastare la porta per valutarne la temperatura e osservare i segnali del fumo per capire se l’incendio è sotto-ventilato e ha bisogno di un punto di sfogo;
  • considerare se forzando la porta si corrono dei rischi e utilizzare la procedura di ingresso opportuna, con una linea carica pronta all’uso;
  • ogni porta è un punto di ventilazione! Considerate se chiudendo la porta d’ingresso, la crescita e l’intensificazione del fuoco cesseranno o si ridurranno drasticamente;
  • posizionarsi sul lato sopravvento della costruzione, ove possibile;
  • i vigili del fuoco che operano sul lato “freddo” controllano i flussi d’aria in ogni istante;
  • nessun vigile del fuoco deve posizionarsi sul lato incendiato prima di aver protetto adeguatamente la loro posizione dal fuoco (procedura VEIS);
  • i vigili del fuoco devono anticipatamente prepararsi a qualsiasi cambio repentino del comportamento dell’incendio – considerano vie di fuga d’emergenza e metodi di evacuazione dell’edificio!
  • utilizzare tecniche di inversione del flusso d’aria per ridurre il flusso di calore in luoghi occupati dagli operatori, o per modificare un flusso bidirezionale in un flusso unidirezionale;
  • quando si realizza un’apertura, in primo luogo occorre considerare gli effetti che questa potrebbe avere sul flusso e sullo sviluppo dell’incendio (IMPORTANTE);
  • non realizzare un’apertura che può collocare i vigili tra il fuoco tra questa e l’apertura di sfogo, o causare un inversione del flusso nella loro direzione;
  • quasi mai si effettua un’apertura sul lato sopravvento del palazzo, quando i vigili del fuoco o gli occupanti possono essere sul lato sottovento – si può fare solo se l’azione è coordinata e opportunamente comunicata!
  • L’apertura d’ingresso dovrebbe generalmente essere uguale, o maggiore, per dimensioni all’apertura d’uscita;
  • prima di ventilare un edificio che contiene un elevato carico d’incendio, occorre capire se le temperature possono diventare insostenibili per i vigili del fuoco che si occuperanno di mantenere l’attacco interno per un periodo di tempo ragionevole;
  • sfruttare al massimo la possibilità di un attacco di transizione dall’esterno, soprattutto se questa può creare migliori condizioni per l’ingresso degli operatori.

Inversione del flusso d’aria