Formazione VVF: anni di battaglie per crescere e poi ci chiediamo perché nulla cambia.
Di seguito pubblichiamo il commento di Valentino Graiff, già capo reparto dei vigili del fuoco permanenti di Trento, formatore di lunga data in materia di lotta agli incendi, successivo alla pubblicazione da parte delle rappresentanze sindacali del seguente documento:

Il commento non è stato ritoccato dalla redazione al fine di lasciare intatte la passione e la dedizione di chi scrive.
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Dopo anni che si sta cercando di migliorare la formazione e la crescita dei VVF finalmente si è arrivati ad un vero e proprio punto di svolta importante.
Costituita una commissione di tecnici preparati si sta iniziando a portare avanti un nuovo percorso, con degli approfondimenti e con una divulgazione di tecniche ed attrezzature sia pur in maniera sperimentale come primo approccio di stimolo per molti VVF, che di approfondimento e conoscenza sulle attrezzature da parte dell’amministrazione.
Il metodo ed il progetto può essere condiviso o no, ma è sicuramente un passo in avanti importante, che darà modo poi di valutare molti aspetti che porteranno alla progettazione di un nuovo percorso formativo per tutti.
Quindi veniamo al punto del controsenso che tenta di bloccare il tutto ancora prima di partire, e che fa vedere quanto serva cambiare la mentalità, ma anche le teste di molte persone, che a questo punto vien da dire che non conoscono minimamente il nostro lavoro, e parlo della parte sindacale.

Da anni stiamo battendoci per far aumentare la sicurezza per tutti i VVF sulla parte incendi con l’utilizzo di tutti i DPI, ne continuiamo a parlare, cerchiamo di fare breccia nelle coscienze di tutti per far capire i rischi per la salute, ed inoltre l’impossibilità di assolvere i compiti di intervento se non si è completamente protetti, e quindi bloccati in strategie Difensive invece che rapide ed aggressive.
Quindi il sindacato continua a denunciare i rischi per la salute durante gli interventi ma non fa nulla perché tutti i VVF utilizzino i DPI che sono obbligatori. Parlano di malattie e problemi anche dopo la pensione per le sostanze inalate, parlano di INDIFFERENZA PIÙ TOTALE, ma da parte di chi? In primis dal personale stesso, dei CS e diretti superiori, ma e soprattutto da parte proprio dei sindacati stessi che non hanno mai denunciato questi comportamenti, pretendendo dai professionisti il rispetto delle più elementari norme di sicurezza.
Quindi queste persone che dovrebbero essere a baluardo della sicurezza di tutti fanno proprio notare che non conoscono minimamente il metodo ormai consolidato e ritenuto normale di intervenire sui vari eventi da parte di molti VVF, mettendo quindi a repentaglio la propria incolumità, rendere un soccorso meno efficiente, ed essere un costo per la collettività con i molti incidenti che quotidianamente possiamo elencare fra i VVF.
Inoltre non conoscono nemmeno gli incendi, il loro sviluppo e comportamento, il corretto approccio e possiamo dire l’ignoranza dei problemi reali che tali eventi rappresentano. Purtroppo questa ignoranza porta con se una serie di paure e di preconcetti immaginari, dati da supposizioni ed idee PERSONALI che di fatto bloccano ed hanno bloccato lo sviluppo di un percorso serio e preciso di preparazione dei futuri VVF.
Queste PAURE cozzano proprio nel controsenso più ridicolo che stanno portando avanti in questo momento i sindacati presso le SFO, oltretutto con una nota ufficiale che fa vedere proprio per chi è del mestiere l’ignoranza più totale.
Nelle prossime settimane sono previste delle prove alle SFO con la commissione ed i responsabili della dirigenza del Corpo Nazionale, per provare e valutare alcune attrezzature nonché il loro utilizzo, le corrette tecniche di approccio e tattica di intervento. Evento molto importante che farà dare una svolta a molte cose, e che finalmente l’amministrazione ha voluto.
Poi vedremo la nota (vd. sopra) fatta dai sindacati e mandata a tutti i responsabili dell’amministrazione.
Cosa si può dedurre da quanto scritto in essa da parte di persone che per me rappresentano la parte più ignorante del nostro Corpo dei VVF, ed il perché lo elencherò sotto.
Quindi abbiamo sempre detto e ripetuto che per i VVF è importante e fondamentale per poter crescere confrontarsi con il fuoco, vederlo, sentirlo, capirlo, e poi combatterlo con le corrette tecniche ed attrezzature. Quindi è ovvio e logico che serve bruciare qualche cosa, che serve anche fare del fumo per evitarne molto di più poi negli eventi reali e veramente pericolosi per tutta la popolazione ed anche per il territorio. Quindi come quando si dice che il VVF per velocizzare l’intervento deve rompere per salvare, stessa cosa possiamo dire riguardo al fuoco, il VVF ha necessità e bisogno di bruciare per imparare.
Quindi i sindacati e se sono delle SFO ma spero di no, sono pure magari anche istruttori, stanno facendo veramente del male a tutto il sistema con questa nota.
Inoltre dimostrano di non conoscere la differenza fra Incendio e Fuoco, parlando di incendi di materiali non meglio definiti, quando sappiamo che per fare delle prove viene sempre tutto progettato e valutato molto bene, se si vogliono fare poi delle valutazioni corrette.
Parlano di inquinamento dell’intera area e rischi per il personale amministrativo presente, se così fosse su ogni incendio andrebbero evacuate intere aree abitative, invece non riscontrano mai problemi di inquinamento anche nei più grossi incendi, ma……
Quindi cercano di bloccare e ridurre le prove in un Centro Nazionale di Formazione, creato e voluto proprio per addestrare il personale, provare e sperimentare, il di tutto e di più.
Quindi riassumendo: denunciano i grossi rischi per il personale, non fanno nulla per stimolare la protezione con uso dei DPI, e poi si preoccupano di personale amministrativo in zona dove si faranno dei fuochi di prova, sicuramente senza impatti sul territorio. Quindi anche questa volta si sta tentando di tutto per fermare o quanto meno ridurre un progetto che è il primo importante passo verso un cambio di rotta per la formazione. Siamo dei professionisti non dimentichiamolo, e per esserlo serve un corretto percorso che è fatto anche e soprattutto di prove pratiche, quelle che sono sempre purtroppo mancate in questi anni.
Spero vivamente che l’amministrazione prosegua il suo percorso, e che i sindacati siano da stimolo per fare di più e meglio invece che come sempre fermare il tutto.
Dopo anni di battaglie non si può non denunciare questi comportamenti da parte di chi dovrebbe difendere e PRETENDERE sempre una maggiore formazione dai dirigenti per tutto il personale.
Lo so che sono un rompipalle, ma ho lottato una vita per la formazione, e lo farò finche potrò, perché è troppo importante e fondamentale per la sicurezza di tutti. Basta piangere dopo le disgrazie, lottiamo prima e cerchiamo di essere sempre al meglio e per farlo serve FORMAZIONE, FORMAZIONE, FORMAZIONE.