Combattere gli incendiTecniche e metodi

Due simulatori alle SFO per innovare la formazione degli allievi vigili del fuoco.

La giornata del 30 marzo 2017 sarà ricordata a lungo nella storia del Corpo Nazionale. A Roma, presso la Scuola di Formazione Operativa di Montelibretti, ha avuto luogo il pre-collaudo di uno dei due container per la formazione inerente il comportamento dell’incendio in ambienti confinati (attività nota nel mondo come Compartment Fire Behaviour Training o CFBT).

Figura 1. La prima accensione del simulatore.

Il primo simulatore è stato messo in funzione alla presenza del Comandante della S.F.O., degli istruttori, degli allievi e di alcuni illustri ospiti, come Robert Triozzi, Comandante dei Vigili del Fuoco della Nazioni Unite.

E’ un piccolo grande passo, dunque, verso un nuovo modo di concepire la formazione degli Allievi Vigili del Fuoco. Da diversi anni, i corpi dei pompieri di tutto il mondo si formano all’interno di container adeguatamente modificati per simulare le condizioni di un incendio in luoghi confinati come appartamenti, tunnel, edifici pubblici. I due simulatori permettono alle “nuove leve” di osservare da vicino fenomeni particolarmente pericolosi come il flashover, il roll-over o il backdraft, e di studiare il comportamento dei fumi e dei gas di combustione. Non meno importante, è la possibilità di comprendere come gestire il getto d’acqua e la ventilazione naturale.

Figura 2. Il sopralluogo al simulatore precedente all’accensione.

A seguire il progetto fin dal suo stato embrionale è stato l’Ing. Andrea Bozzo, funzionario presso il Comando Provinciale di Biella, il quale aveva già dato vita, diversi anni fa, a un polo didattico “Biellese” dotato di un simulatore, dopo aver seguito corsi di formazione sul CFBT in diversi Paesi d’oltralpe.

Un tassello importante per completare la formazione poliedrica del vigile del fuoco – dichiara l’Ing. Bozzo -. Un passo necessario per fornire strumenti valutativi adeguati sia al pompiere che si avvicina a fenomeni termici estremi per la prima volta, sia al vigile che abbia già maturato un’esperienza negli interventi. Con un po’ di umiltà e di curiosità si può apprendere molto“.

Figura 3. La lezione intoduttiva di Robert Triozzi (a sinistra) e Andrea Bozzo (a destra).

E’ davvero un grande balzo in avanti per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e la dimostrazione che la perseveranza, unita alla pazienza e a una buona dose di educata diplomazia, possono cambiare schemi sedimentati nel tempo, scardinando la paura di cambiare in meglio e abbandonando il criterio del “si è sempre fatto così”.

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